“Kemp a Firenze” sarà un omaggio reciproco fra un grandissimo artista del ventesimo secolo e la terra toscana che è diventata casa sua.

Un personaggio poliedrico, controverso, ironico e visionario che ricorda molto il carattere toscano, un artista che non si stanca mai di donare la sua arte e di danzare ancora sui palcoscenici del ventunesimo secolo.
Per dieci giorni porta a Firenze mostre di disegni, foto di archivio, master-class di teatrodanza, incontri col pubblico in cui racconta appassionatamente la vita e l’arte, ed uno spettacolo dove dà nuova vita ad alcuni dei suoi più grandi personaggi.

Malgrado gli anni che passano, Lindsay continua a vedere il mondo con gli occhi di un bambino e a creare intensamente e generosamente… le sue carismatiche interpretazioni di personaggi diversissimi ipnotizzano come sempre, attraverso il suo semplice e dirompente linguaggio di teatrodanza.

La sua arte comunque non si ferma alle sue interpretazioni, ma affascina anche attraverso le sue regie per la lirica, le sue mostre di disegni e pitture, i suoi originalissimi workshop fisio/esistenziali, il suo raccontare la sua vita, ispirazioni e arte in appassionanti incontri con il pubblico. Dopotutto, la sua vera missione è la trasmissione di una vita vissuta pericolosamente ma anche con dedizione totale alle discipline di estasi, libertà, comunicazione, amore e sopravvivenza.

Il perché di questo progetto?

Perché c’è un artista che dopo aver vissuto e lavorato in tutto mondo merita un omaggio dalla sua terra di adozione, omaggiando a sua volta la città di Firenze con un evento unico.

Perché esiste un numeroso pubblico “maturo” che merita di rivisitare certe indimenticabili sensazioni e emozioni create 30 anni orsono, quando “Flowers”, “Salomé”, “Sogno di una notte di mezz’estate” e altri capolavori della Lindsay Kemp Company galvanizzavano l’Italia. E anche perché c’è un pubblico più “giovane”, che lo conosce soltanto dalla rete, dai suoi film, o dalle sue collaborazioni con David Bowie, Kate Bush o altri artisti, e ora merita di conoscerlo dal vivo, vivendolo in tutte le sue molteplici sfaccettature.