GALLERY n° 2:

Photos from 1962 to 1973 (see “The Early Years” chapter in Shows 1962-2018)

With special thanks to Robert Anthony, an invaluable contributor of photos whose close friendship and collaboration with Lindsay Kemp began in 1959 – and to Annie Stainer, Lindsay Levy, Irene Muir and David Meyer – this Gallery displays photos and information provided by the above members of ‘The Lindsay Kemp Troupe’ in 1969-73, and also from unknown sources. In addition it contains several scans of significant memorabilia.

It also includes, published here for the first time, a much-searched-for handful of slides, discovered a few weeks ago, showing scenes from the first ever performances of “Flowers”, at the Edinburgh Combination Arts Centre in early September 1969. A series of visual clues, and a confirmation from Annie Stainer (the only contactable performer from that legendary debut) provide convincing evidence of this. Despite the poor visual and artistic quality of what may have been a dress rehearsal, we glimpse the long lost seeds of a production clearly in need of the radical evolution it would undergo over the subsequent four or five years, as it turned into Lindsay Kemp’s iconic masterpiece and springboard to international success.

Con un ringraziamento speciale a Robert Anthony, amico e collaboratore di Kemp dal 1959 che ha dato un contributo generosissimo di foto – e a Annie Stainer, Lindsay Levy, Irene Muir e David Meyer –  questa Galleria presenta foto e informazioni fornite dai sopra citati membri del ‘Lindsay Kemp Troupe’ negli anni dal 1969 al 1973, insieme ad immagini da varie fonti sconosciute e alcune scansioni di memorabilia significative.

Contiene anche – pubblicata qui per la primissima volta – una manciata di diapositive ricercate a lungo e finalmente trovateun paio di settimane fa: immagini a colori con il ‘debutto mondiale’ di “Flowers”, all’ Edinburgh Combination, un piccolo centro culturale, nel 1969. Grazie a una serie di indizi, e alla conferma di Annie Stainer (unico membro ancora contattabile del cast del mitico evento), possiamo essere certi di questo fatto. Malgrado la scadente qualità tecnica e artistica visibile, intravediamo i semi perduti di una produzione che chiaramente ha bisogno dell’evoluzione radicale che effettivamente avrà nei quattro o cinque anni successivi, prima di diventare il capolavoro iconico, e trampolino di lancio per il successo internazionale, di Lindsay Kemp.